Dell Thunder, oggi vi presentiamo in anteprima questo terminale che sembra essere un vero capolavoro; Dell Thunder vi diciamo subito che dovrebbe arrivare sul mercato entro la fine del 2010.

Grazie al sito engadget.com siamo in grado di proporvi alcune foto ed alcune info riguardo le specifiche tecniche, di seguito trovate il tutto:

Dell Thunder è un terminale full touchscreen che adotta il sistema operativo Android e vanta un ampio display OLED da 4,1 pollici con una risoluzione di 800×480 pixel, è dotato di una fotocamera posteriore da 8 megapixel con flash LED capace di registrare video ad alta risoluzione 720p e di una batteria di 1400 mAh,

Calzature,produzione supera vendite

ScarpeImage by Eliseo Marcato via Flickr
(ANSA) – TRENTO, 7 GIU – Per la prima volta produzione mondiale di calzature ha superato nel 2007 (16 miliardi di paia) i valori di vendita (14 mld). Lo indica l’indagine dell’ufficio studi di Riva del Garda Fierecongressi Spa, su dati Satra, Cermes-Bocconi e Diomedea, presentata alla 72/a edizione di Expo Riva Schuh, la piu’ importante fiera mondiale della calzatura di volume organizzata a Riva del Garda nelle due edizioni annuali di gennaio e di giugno.
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Moda Scarpe

The Giorgio Arman...
Image by Getty Images via Daylife
Armani a Dolce e Gabbana: “Mi avete copiato”. Terremoto a Milano Moda Uomo

Ora si attende la risposta. Acida, simpatica, curiosa, non si sa. Ma il mondo della moda attende. Domenico Dolce e Stefano Gabbana risponderanno o no a Giorgio Armani, che li ha accusati di plagio? “Adesso copiano poi impareranno!”: la frase è tuonata dopo la sua sfilata di Emporio Armani nel corso dei 4 giorni di Milano Moda Uomo. Il riferimento era diretto a Dolce e Gabbana e in particolare a un loro modello sfilato sabato in passerella a Milano Moda Uomo.

Lo stilista milanese, con tutti i giornalisti intorno, è stato raggiunto dal suo braccio destro, Leo DellOrco, che gli ha mostrato la foto di un paio di pantaloni matelassè firmati Dolce e Gabbana, vicino a un analogo modello presentato da Emporio Armani l’anno scorso. A quel punto lo stilista ha riso, ha piegato i fogli e ha fatto la battuta.


LA SFILATA DI EMPORIO ARMANI
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LA CRISI VISTA DA ARMANI – C’è crisi anche sulle passerelle e dietro le quinte di Milano Moda Uomo. “Il benessere, anche psicologico, non tornerà prima del 2010”, ha detto “re” Giorgio. Il mondo della moda non ama parlare di crisi, ma la crisi c’è, e secondo Armani impone alcune scelte. Per esempio “ho dato ai miei collaboratori l’input di evitare alcune cose esagerate. Prima, per esempio, tendevano ad aggiungere colori e modelli, magari per paura di non accontentare la clientela: oggi dobbiamo rischiare di più, nel senso di avere più coraggio nel suggerire cose precise, offrendo una scelta meno ampia”. Secondo Armani, bisogna anche “tagliare i rami secchi”, che, per la verità, da lui – precisa – sono davvero pochi: “Bisogna eliminare quelle cose che si facevano solo perchè c’era l’uso di farle, di spendere tanti soldi per una sfilata o per avere personaggi famosi. Molti l’hanno fatto per dare l’idea di una ‘grandeur’, e questo, in alcune maison, porta oggi a problemi di continuità. In questa crisi – prevede – “ci sarà gente duramente colpita, spero siano pochissimi”.


LE SFILATE DI FRANKIE MORELLO E LES HOMMES
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BECKAM SI‘, KAKA’ NO – C’era il re del momento alla sfilata di Emporio Armani. Era atteso anche Kakà, ma il talento brasiliano, di cui si parla molto in queste ore per il suo eventuale trasferimento dal Milano al Manchester City, ha disdetto in mattinata. Sia Kakà sia l’attaccante inglese, attualmente in forza al Milan, sono legati ad Armani in quanto testimonial delle sue collezioni. Dentro e fuori l’ Armani Teatro di via Bergognone, dove si è svolta la sfilata, nel pomeriggio si è schierata una folla di fotografi e cameramen per accogliere i due campioni. Ma quando si sono accese le luci in passerella in prima fila c’era solo Beckham, elegantissimo, in giacca e cravatta.

Affaritaliani.it

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FIERA MAISON & OBJET – PARIGI, 25-29 GENNAIO 2008

Dal 25 al 29 gennaio 2008 si svolgerà a Parigi la fiera “Maison & Objet “, salone internazionale della moda per la casa che rappresenta uno degli appuntamenti mondiali più importanti per chi si occupa o si interessa di arredamento casa.

La fiera è nata nel 1995 ed è rapidamente cresciuta fino a diventare uno dei principali appuntamenti fieristici internazionali del settore. In particolare, confrontando i dati dell’edizione di gennaio 2007, si rileva come il numero di visitatori sia cresciuto di un ulteriore 4% rispetto all’edizione precedente ma, il dato ancora più importante è l’aumento (sopra quota 25.000) del numero dei visitatori stranieri rispetto all’edizione precedente. Anche l’ultima edizione ha confermato che la “Maison & Objet” permette di selezionare visitatori estremamente qualificati e interessati ad avere contatti concreti.

Le aziende interessate alla partecipazione potranno beneficiare del contributo camerale che consisterà nell’organizzazione dell’evento, nella compartecipazione all’acquisto e allestimento dell’area espositiva (massimo 10 mq), mentre ogni altra spesa resterà a carico dell’impresa partecipante.

Per aderire all’iniziativa è necessario compilare la dichiarazione che dovrà essere restituita alla Camera di Commercio, via fax, al n. 0861/250290, entro e non oltre il 20 ottobre p.v..

Parigi, volo e hotel

Dolce e Gabbana il MarchioDolce & Gabbana è una casa di moda italiana fondata dagli stilisti Domenico Dolce (Polizzi Generosa, Palermo, 13 agosto 1958) e Stefano Gabbana (Milano, 14 novembre 1962), con sede a Legnano (MI).
Domenico Dolce, entra in contatto con il mondo della moda già da bambino, seguendo suo padre Saverio, titolare di una piccola azienda d’abbigliamento; differente invece, è la strada percorsa da Stefano Gabbana, che inizialmente studia grafica ma ben presto preferirà dedicarsi alla moda.L’incontro tra i due, avverrà alla fine degli anni Settanta sui tavoli di uno stilista milanese. I ragazzi capiscono ben presto di avere una grande affinità, così, dopo aver lavorato in alcuni studi, nel 1982 decidono di mettersi in proprio per creare una loro linea.I due stilisti riusciranno, in breve tempo, ad ottenere un grandissimo successo a livello mondiale e a conquistare i consensi di famose star, portando in alto il nome della moda italiana: Dolce & Gabbana, marchio nato nel 1985, è oggi uno dei principali gruppi internazionali leader nel settore dell’abbigliamento e dei beni di lusso.Questa firma ha suscitato un notevole interesse da parte dei mass media e del pubblico, soprattutto per il fatto che Stefano e Domenico sono una coppia gay. Nonostante lavorino ancora insieme per la suddetta firma, i due si sono lasciati.
Nel 2004 esce il libro “Calcio”, contenete delle fotografie in bianco e nero di 44 giocatori vestiti Dolce & Gabbana. I ricavi del libro sono devoluti in beneficenza. In questo anno, viene aperta una boutique Dolce & Gabbana in Spagna, precisamente a Madrid e sempre nel 2004 viene stretto un accordo con Citroën Italia per una versione D&G di C3 Berlina e C3 Pluriel. Le macchine vengono realizzate in nero e argento, con loghi in Swarovski, paraurti cromati, interni in pelle e pomello del cambio con logo D&G e giro di brillanti Swarovski. Nel giugno 2004, viene aperta una nuova boutique donna Dolce & Gabbana, in Via della Spiga, 26 a Milano, resa particolare da specchi, vetro nero, acciaio lucido, mobili barocchi e lampadari di Murano, piccoli giardini mediterranei, una lounge, e una sala V.I.P foderata di pelliccia, caratteristiche dell’unicità e del lusso di Dolce & Gabbana.
L’evento più importante del 2005 è l’apertura della boutique di Dolce & Gabbana a Parigi, Rue du Faubourg St. Honoré.
Nel 2006 viene realizzata una campagna pubblicitaria di Dolce & Gabbana Underwear, scegliendo come modelli Gennaro Gattuso, Fabio Cannavaro, Andrea Pirlo, Gianluca Zambrotta e Manuele Blasi. Nello stesso anno, esce un nuovo libro intitolato “Milan Dolce & Gabbana”, distribuito nelle boutique e in alcune librerie di tutto il mondo; il libro esce in due versioni, una di lusso venduta in negozi e librerie e una versione “edicola”, venduta nelle edicole italiane. Dolce & Gabbana, saranno anche i creatori delle divise della Nazionale di Calcio Italiana, in occasioni dei Mondiali di Germania 2006. Nel 2006, Dolce & Gabbana hanno collaborato con la Motorola, nella realizzazione del Motorola RAZR V3i , un cellulare reso attraente e di lusso dal tocco dei due stilisti.
I premi1991: premio Woolmark per la collezione maschile più innovativa dell’anno.
1993: premio Internazionale Accademia del Profumo quale migliore fragranza femminile dell’anno conferito a “Dolce&Gabbana Parfum”.
1995: premio internazionale ‘Accademia del Profumo quale migliore fragranza, miglior packaging e miglior comunicazione dell’anno conferito a “Dolce&Gabbana Pour Homme”.
1996: “Dolce&Gabbana Pour Homme” vince il premio francese “Oscar des Parfums” conferito per la prima volta a un profumo italiano. Premio “Designer of the Year” conferito a Dolce & Gabbana dai lettori della rivista inglese FHM.
1997: Premio “Designer of the Year” conferito nuovamente a Dolce & Gabbana dai lettori della rivista inglese FHM. Premio come migliori stilisti di scarpe, conferito a Dolce & Gabbana dalla rivista statunitense “Footwear News”.
1999: Conferimento dello “Style Award” dalla rivista Harper’s Bazaar Russia.
2001: premio T de Telva Award conferito a Dolce & Gabbana quali migliori stilisti internazionali dalla rivista spagnola Telva.
2003: a Dolce & Gabbana viene conferito a New York il premio dalla rivista GQ come migliori stilisti di moda maschile, nel corso della cerimonia per i prestigiosi GQ Men of the Year Awards. Gli stilisti ricevono a New York il premio per gli straordinari risultati da loro raggiunti nel design Italiano, nel corso della ventesima edizione della Annual Night of Stars organizzata dal Fashion Group International.
2004: durante gli Elle Style Awards, i lettori di Elle UK eleggono Dolce & Gabbana “Best International Designers” in Germania, Dolce & Gabbana ricevono il premio “Leadaward 2004”, il più importante premio pubblicitario dei paesi in lingua tedesca per la campagna pubblicitaria autunno/inverno 2003/04.
2006: Dolce & Gabbana riceve ad Amburgo il Premio “Leadaward 2006”, per la miglior campagna pubblicitaria dell’anno (“Swinging London”, campagna donna Autunno / Inverno 2005/06). viene anche creata una line di accessori chiamata: dolce&gabbana animalier perche rappresenta caratteristiche maculate

La storia della moda italiana incrociata con la storia dell’economia, dagli albori dell’industrializzazione agli ultimi decenni del ventesimo secolo. I modelli organizzativi delle grandi imprese della moda francesi e americane messi a confronto con il sistema moda italiano sintetizzato dai profili storici di alcune aziende significativamente rappresentative. Un’inedita prospettiva di lungo periodo in cui le inerzie si alternano alle accelerazioni, le innovazioni scaturiscono dalle discontinuità, la creatività stilistica si esprime in creatività imprenditoriale. Il 25 febbraio 1951 con la sfilata organizzata dal conte Giorgini a Firenze per un pubblico internazionale iniziava la storia della moda italiana. André Suarès scriveva che “la moda è la migliore delle farse, quella in cui nessuno ride, poiché tutti vi partecipano”. L’abito è sempre stato inteso come espressione di affermazione sociale, di conferme individuali, importante mezzo di comunicazione di singoli e di popoli. E’ anche un linguaggio del desiderio: un gioco di ammiccamenti e di emulazioni che narra l’evoluzione del costume, del pudore e dell’immaginario nel corso del tempo; la motivazione erotica è quindi una delle grandi spinte nella scelta dell’abito. Giorgini fa rinascere il mito della nobiltà che ora apre il suo palazzo alle sfilate, offre cioè un luogo mitico, aulico, ricco di storia alla presentazione delle collezioni. Spesso sono le stesse nobili a indossare gli abiti, e per ovvie ragioni: solo loro, principesse e blasonate, signore o signorine sanno, per educazione, tradizione e cultura, come portare gli abiti che finiscono per presentare negli spazi aulici delle loro case oppure nei musei, accanto a notissime sculture che sono l’immagine stessa del bello. Anche il cinema è influenzato dalla moda. Esemplare il caso del matrimonio di Linda Christian e Tyron Power nel ’49: a Roma viene scelto l’abito per la sposa.Tutto ciò contribuisce a creare il mito stereotipato finché si vuole, ma funzionale, del Paese del bello, dell’arte, dell’amore. L’abito assume la funzione di talismano perché, come nelle antiche favole, è l’elemento magico che permette la trasformazione. Con gli anni ’60 tutto cambia: cambiano i ruoli e gli status sociali, sono gli anni della contestazione e di un nuovo rilancio industriale. Si capisce ormai che l’abito, magico strumento attraverso il quale ogni donna condivide e interpreta i miti del proprio tempo, dovrà essere visto come idea e progettazione. Nascono i modelli della confezione in serie, destinati a vestire elegantemente e a poco prezzo le donne di mezzo mondo. Si arriva così all’affermazione internazionale del made in Italy, con il trionfante prêt-à-porter degli anni Settanta e Ottanta quando polo di attrazione per la moda diventa Milano, fino alle nuove tendenze di questi ultimi anni legate alle avanguardie artistiche e ai diversi movimenti culturali del Novecento: dall’Alta Moda al prêt-à-porter, dalla minigonna ai blue-jeans, tra un continuo rinnovarsi e alternarsi di stili si attua l’evoluzione della moda. Insomma, la moda in Italia è narrata come fiaba perché la sua funzione è profondamente diversa rispetto a Parigi oppure a Londra e a New-York. Per noi la moda è strumento di un riscatto sociale e, quindi, di un innalzamento di classe attraverso l’abito; altrove tutto questo non appare neppure pensabile: fuori dai nostri confini la moda è solo uno strumento per confermare uno status.

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